Carlo Levi

Associazione Culturale "Centro Carlo Levi" Matera

Carlo Levi - Lucania '61 (particolare)

Data

giovedì 24 marzo 2011 Ore 18:00 - Sala Levi - Palazzo Lanfranchi - Via Ridola - Matera

Tema

Questioni Materane - La qualità della città e la nuova domanda sociale

Relatori

Arch. Luigi Acito Introduzione, Prof. Giandomenico Amendola

Approfondimento

Giandomenico Amendola è professore ordinario di Sociologia Urbana presso la Facoltà di Architettura dell’ Università di Firenze. Ha tenuto la stessa cattedra nella Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari e nell’ Università di Bari. Ha svolto attività di insegnamento e di ricerca in numerose università straniere tra cui il Massachusetts Institute of Technology di Cambridge, MA, Usa. E’ stato Presidente dell’ A.I.S. (Associazione Italiana di Sociologia ). E’ autore di numerosi volumi, molti dei quali tradotti, tra cui: Uomini e Case : I presupposti sociologici della progettazione architettonica (1985 -1991, Dedalo, Bari); La città postmoderna – magie e paure della metropoli contemporanea (1997 – 2009, Laterza, Bari – Roma); Scenari della Città Prossima Ventura ( 2000, Laterza, Bari – Roma); Culture & Neighbourhoods : perspectives and keywords (1998, Council of Europe Publishing, Strasbourg); Paure in città – strategie ed illusioni delle politiche per la sicurezza urbana (2003, Liguori, Napoli);  La città vetrina - I luoghi del commercio e le nuove forme del consumo (2006, Liguori, Napoli); Città, criminalità, paure – Sessanta parole chiave per capire ed affrontare l’insicurezza urbana (2008, Liguori, Napoli). Più recentemente ha pubblicato: con W.Mitchell, D. Frenchman e A. Beamish L’Immaginazione Tecnologica e la Città d’Arte (Firenze, Liguori, Napoli 2009: ricerca/progetto condotta con il MIT e pubblicata anche in inglese);  Il progettista riflessiva: le scienze sociali e la progettazione architettonica (Laterza, Bari-Roma 2009) e  Tra Dedalo e Icaro – La nuova domanda di città ( Laterza , Bari – Roma , 2010).


La qualità della città e la nuova domanda sociale


La città contemporanea è la prima città della storia centrata realmente sulla domanda del cittadino.  Essa cresce e muta in risposta alle domande ed alle sfide che vengono poste da quanti la abitano o per motivi diversi la vivono.  Costruire una città che dia risposta alla domanda della gente significa quantomeno due cose: comprendere la domanda e mediare tra domande non immediatamente compatibili. C’è, quindi, l’esigenza simultanea di ascolto e di analisi da una parte e dall’altra di governo del sistema per tenere insieme e rendere compatibili domande ed aspettative che potrebbero entrare in frizione.

Tale doppia esigenza di comprensione e di mediazione assume particolare rilevanza in quanto la città contemporanea deve rispondere ad una domanda sociale che non solo è estremamente segmentata ma, per molti aspetti, è anche  assolutamente nuova. Sono, innanzi tutto, diversi rispetto al passato i soggetti che esprimono tale domanda.

Principio ormai corrente è quello secondo cui le città che hanno un futuro sono quelle che lo hanno già scelto e che hanno definito obbiettivo e rotta con il consenso più ampio di cittadini, stake holders ed istituzioni.  La capacità di una città di essere felice, infatti, sarà tanto più grande quanto maggiore sarà il numero di persone che in essa si ritroveranno e che la ameranno. 

Nell’ idea di città felix c’è, però, spesso un rischio. C’è già in questa definizione un accento di compiacimento e, soprattutto, una dichiarazione d’amore. Il felix ha, infatti, un doppio riferimento: alla città ed a quanti la abitano. La condizione di felix è data, innanzi tutto, da indicatori obbiettivi come, per esempio, livello di reddito, numero di imprese, presenza di infrastrutture, sicurezza, qualità ambientale, ecc.. Criteri necessari ma non sufficienti in quanto la qualità di una città è data, innanzi tutto, legame che con essa hanno gli abitanti. Grado di soddisfazione, consistenza del capitale sociale, significatività dei luoghi , ecc. sono importanti fattori costitutivi della felicità di vivere in una città. Indicatori oggettivi e soggettivi insieme danno la qualità di una città.

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