Carlo Levi

Associazione Culturale "Centro Carlo Levi" Matera

Carlo Levi - Lucania '61 (particolare)

L’otto dicembre 1974 Carlo Levi venne a Matera per presentare la cartella di litografie ispirate al Cristo ed esternò ad alcuni amici il desiderio di una casa nei Sassi.

Il 4 gennaio successivo Levi morì a Roma e la sua salma fu tumulata ad Aliano.

Gli amici di Matera, per onorare quel desiderio vagamente profetico dell’ultimo viaggio, presto si interrogarono sulla forma più concreta che potesse rendere operante il significato del legame di Levi alla Basilicata nella linea del messaggio della sua eredità umana, culturale, civile e politica.

Il 26 giugno 1975 si costituì a Roma la Fondazione Carlo Levi e a Matera, in diretto collegamento con tale iniziativa, si costituì un comitato per la formazione di una sezione materana, del quale facevano parte, tra gli altri, Nicola Strammiello, Rocco Mazzarone, Pasquale Franco, Anna Macchioro.

Il 12 maggio 1976 il Ministro per i Beni Culturali e Ambientali espresse il proprio benestare al trasferimento a Matera del grande dipinto Lucania ’61 (mt 18,50 x 3,20), esposto a Torino in occasione del primo centenario dell’Unità d’Italia.

Nel giugno 1980 il dipinto, sistemato in un locale a piano terra del Palazzo Lanfranchi, venne mostrato al pubblico, insieme ad altri dipinti di Levi, nell’ambito della grande mostra “Arte e Mondo Contadino 1800-1900” che costituì un avvenimento di grande rilievo culturale.
Dopo la morte di Linuccia Saba, primo presidente della Fondazione (luglio 1980) il progetto per la creazione di una sezione materana della Fondazione stessa, sfociò nella costituzione di una più agile e produttiva Associazione Culturale autonoma, solidamente ancorata alla tradizione del meridionalismo democratico, che tanta parte ha avuto nella formazione di Carlo Levi, insieme alla militanza nel movimento di “Giustizia e Libertà”.

Con questo indirizzo programmatico, il 24 novembre 1980 si costituì in Matera e con atto notarile, il “Centro Carlo Levi”, Associazione Culturale il cui Statuto si propone di diffondere il significato artistico, letterario, politico e culturale del pensiero e dell’opera di Carlo Levi; e di promuovere, con l’attivo operare dei suoi soci, una presa di coscienza critica dei problemi della comunità, nel rispetto della pluralità delle posizioni politiche e culturali.
A tal fine, il Centro Carlo Levi organizza mostre, conferenze, promuove dibattiti, convegni ed attività su temi culturali, economici e socio-politici rilevanti nello scenario locale, nazionale ed internazionale, con particolare attenzione alle questioni del Mezzogiorno.

Nel febbraio 1985 il Comune di Matera regolò i rapporti con la Fondazione Levi di Roma relativamente alla concessione in comodato di opere pittoriche di Levi, e con il Centro Carlo Levi per l’uso di alcuni locali di Palazzo Lanfranchi.

Nel giugno1989, con delibera n. 810, la Regione Basilicata , ha inserito il Centro Levi tra i soggetti di rilievo nazionale che operano per lo sviluppo culturale.
Ma soprattutto, in virtù dei meriti acquisiti sul campo e della disponibilità di una parte storicamente importante del patrimonio artistico di Levi (opere grafiche e disegni politici), il Centro è entrato a pieno titolo nell’intesa del 1997 fra: Comune di Matera, Fondazione Levi, Soprintendenza Beni Artistici e Centro Carlo Levi volta alla creazione del Museo di Arte Medievale e Moderna di Palazzo Lanfranchi, oggi Museo Nazionale.
In applicazione dell’intesa il Comune  ha confermato la concessione a titolo gratuito al Centro Levi di alcuni locali del Palazzo Lanfranchi.
Il Centro per suo conto ha previsto statutariamente, nel caso del suo scioglimento, la cessione al Comune di Matera del proprio patrimonio costituito dalla produzione artistica di Levi pervenuta al Centro dalla Fondazione Levi, e comunque già ceduta in comodato al Comune stesso per la destinazione d’uso di cui alla citata intesa.
Nel solco dell’eredità leviana il Centro, in 40 anni di attività, attraverso oltre 600 iniziative: convegni di studio, seminari, conferenze, incontri-dibattito (illustrate alla voce “attività” del sito web), ha dispiegato la sua azione lungo le seguenti principali direttrici culturali:
- Lo studio e la ricostruzione dell’identità e della storia della Basilicata e del Mezzogiorno;
- La trattazione di temi culturali, economici e socio-politici che sono apparsi importanti nello scenario nazionale ed europeo;
- L’accrescimento della sensibilità artistico-letteraria e l’apertura al mondo della scienza e della tecnologia.
Il Centro ha assunto ormai il ruolo di figura istituzionale e le sue iniziative trovano ampio riscontro nella realtà, come testimoniano la frequenza numerosa di pubblico, l’attenzione di stampa eTV, il generale apprezzamento per il rigore delle scelte e la democraticità dei dibattiti.

Dalla sua costituzione e fino a ottobre 1982 è stato Presidente del Centro Rocco Mazzarone; da ottobre 1982 e fino a marzo 2006 Nicola Strammiello; da aprile 2006 a marzo 2012 Alfonso Pontrandolfi; da aprile 2012 a febbraio 2018: Maria Antonietta Cancellaro; da marzo 2018 è in carica Lorenzo Rota.